venerdì 6 dicembre 2013

LA VENEZIANA CHE HA UNITO I POPOLI CON UNA PERLA

Maria Barovier ( immagine tratta dal doc. "Oltre il mare oltre le sabbie" perle di vetro veneziane 2013)
Maria Barovier,veneziana, la possiamo immaginare poco più che bimba giocherellare nella fornace del padre Anzolo , famoso maestro vetraio, e raccogliere un cotisso di vetro, uno scarto lasciato a terra nella polvere, attirata dal bel colore creato dal padre e forse appoggiarlo d'istinto al petto come un gioiello . Poi chissà,  l'avrà detto al babbo o a qualche servente e così  poco a poco da quel gioco infantile alla fine del 1400 è nata la perla "Rosetta"  diventata poi famosa in tutto il mondo come "Chevron"
Così mentre Cristoforo Colombo scopriva l'America e i navigatori esploravano nuove rotte intorno all'Africa, a Venezia tra sogno e realtà nasceva la perla che sarebbe salita sui troni d'Africa ed avrebbe abbattuto i confini  di genere, nazione, cultura  etnia, spazio e tempo arrivando fino a noi, cinque secoli dopo, con la sua carica estetica e simbolica  ancora intatta, anzi rafforzata dal suo lungo viaggio attraverso i popoli del mondo.
Una vera rivoluzione, pacifica, di gusto e di pensiero, creata da una donna, ma amata anche dagli uomini che ha spalancato gli orizzonti ad una nuova era produttiva affiancando una geniale ed efficace tecnica a quelle già esistenti.
 Le Rosette ma anche le tante altre perle veneziane hanno conservato nei secoli intatto il loro valore, pochi altri elementi possono fregiarsi di una così grande valenza estetica e simbolica attribuita loro dall'umanità intera, un vero patrimonio comune a tutti i continenti.
la perla "Rosetta " detta anche "Chevron"viene prodotta a partire da  una bolo vitreo  multistrato ottenuto modellando ogni sovrapposizione di colore ( comunemente bianco-avorio , rosso-mattone e blu )  in uno stampo a stella quindi soffiato  per creare la foratura centrale e tirato,  sempre a caldo,  per ottenere una lunga canna di vario diametro che una volta raffreddata  viene tagliata in molte sezioni che vengono poi molate a mano per evidenziarne il disegno e gli strati , il suo nome probabilmente deriva dal ricordare nel motivo i petali di una rosa ,nell' immagine vari formati di canna e perla  "Rosetta" con diverse molature 
la giovane interprete di Maria Barovier gioca a lavorare il vetro  (dal backstage del documentario sulle perle di vetro veneziane "Oltre il mare oltre le sabbie " uscito a gennaio del  2013)




1 commento:

  1. Il riconoscimento Unesco mi ha recato gioia;ho lavorato con le perle a lungo,ho serbato alcune mie creazioni,e ho ancora materiale acquistato a Murano anni fa(conterie piccole e piccolissime).
    Ho 86 anni e se siete interessati contattatemi,ora abito a Treviso.

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